Il Piano Transizione 5.0 ha l’obiettivo di sostenere la transizione del sistema produttivo verso un modello di produzione efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle fonti rinnovabili. Vediamo nel dettaglio.
In cosa consiste il Piano Transizione 5.0?
La misura prevede un incentivo sotto forma di credito d’imposta calcolato in proporzione alle spese sostenute per nuovi investimenti in strutture produttive situate sul territorio nazionale, avviate dal 1° gennaio 2024 e completati entro il 31 dicembre 2025.
Il credito d’imposta viene concesso a condizione che si ottenga una riduzione dei consumi energetici pari ad almeno il 3% per l’intera struttura produttiva oppure almeno il 5% per il processo produttivo interessato dall’investimento.
Tali riduzioni devono derivare da interventi che includono l’acquisto di beni materiali e immateriali funzionali alla transizione tecnologica e digitale delle imprese. In aggiunta, nell’ambito dei progetti di innovazione sono incentivabili beni materiali nuovi e strumentali destinati alla produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo.
Chi può accedere all’agevolazione?
Possono accedere all’agevolazione tutte le imprese residenti e le organizzazioni con sede in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore di attività, dalla dimensione o dal regime fiscale adottato per la determinazione del reddito.
La normativa prevede specifici casi di esclusione (art. 38, comma 3), come situazioni di difficoltà finanziaria dell’impresa o l’applicazione di sanzioni interdittive. È inoltre necessario rispettare le normative sulla sicurezza e i versamenti contributivi.
Avvio del progetto
Per data di avvio del progetto di innovazione si intende la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare i beni oggetto di investimento, ovvero qualsiasi altro tipo di impegno che renda irreversibile l’investimento stesso, a seconda di quale condizione si verifichi prima. In particolare, il Piano Transizione 5.0 non si applica agli investimenti con ordini e prenotazioni effettuati nel 2023 o in anni precedenti, anche qualora la consegna e la messa in funzione avvenga nel 2024 o nel 2025.
Per maggiori informazioni, visita il sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.